lunedì 12 marzo 2012

respiro ( Octavio Paz 1914 - 1998)

Ancora non ha un corpo
la spettinata primavera.
Invisibile e palpabile
sbuca dietro un angolo,
passa, si dilegua,
mi sfiora la fronte: nessuno.

Aria di primavera.
Non si sa bene dove
appare e sparisce.
Il sole apre gli occhi :
ha appena compiuto
vent'anni il mondo.

La luce palpita dietro la persiana.
Nel mio pensiero spuntano virgulti;
più che foglie son aria,
un batter d'ali appena appena verde.
Volteggiano un istante e si dissolvono.
Pesa meno il tempo.
          Io respiro.

fotografia Piero Reggio

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